
Fischia, stride, sbuffa... la “vecchia signora” corre sui binari da Camigliatello Silano a San Nicola, sulla linea ferroviaria a scartamento ridotto più alta d’Europa fino alla stazione di Silvana Mansio, a 1405 metri sul livello del mare.

La locomotiva è una antica motrice dei primi anni del ‘900, restaurata da mani sapienti, dai “custodi” di un antico mestiere, dai macchinisti e dai fuochisti di Ferrovie della Calabria, che conoscono anche i più preziosi segreti di un’arte desueta, di cui sono gli unici e ultimi detentori.

E grazie a questi uomini la “vecchia signora” continua a riempire la sua pancia di carbone ardente, per raggiungere i 650 gradi di forza che la trainano e le fanno portare in giro anche gli storici vagoni, carichi di viaggiatori curiosi e spensierati.

Infine la vecchia signora, scortata da una folla curiosa viene condotta sulla piattaforma, dove i ferrovieri la girano su se stessa facendo forza su due lunghe assi, per farla tornare a riposare nel silenzio della stazione di partenza, in attesa di riprendere il suo viaggio festoso.
